Parco Regionale dei 100 Laghi

Tra Emilia Romagna e Liguria, un paesaggio d’altura quasi completamente disabitato dove è facile toccare il cielo con un dito rapiti dalla bellezza delle acque cristalline di un lago glaciale

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Quest’area protetta è un luogo incredibile per il mix di natura e turismo, cultura e storia che è in grado di offrire ai suoi visitatori. Tra piccoli insediamenti e borghi arroccati, tra placidi pascoli e boschi incontaminati, il parco si presenta come un patrimonio di biodiversità floreale e faunistica unico nel cuore del grande Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. 

Attraversato dal lungo cammino dell’Alta Via dei Parchi, presenta ambienti composti da habitat naturalistici differenti che, a partire dal fondovalle collinare dei fiumi Parma e Cedra, scandiscono l’ambiente circostante fino a raggiungere le vette più alte (oltre 1800 m s.l.m. del monte Sillara).

Ogni anno accoglie escursionisti esperti e appassionati di vita all’aria aperta che vengono qui a ritrovare un contatto diretto con la natura e con sé stessi e godersi una delle tante prelibatezze che questo territorio offre dal punto di vista gastronomico.

L’ambiente e i paesaggi

Dove un tempo si ergevano antichi ghiacciai, oggi si aprono torbiere e splendidi laghi glaciali di acque limpide e trasparenti che in gran parte hanno mantenuto il loro aspetto naturale. Lago Santo, Lago Verde e Lago Ballano meritano decisamente una visita, come anche i secolari castagneti che punteggiano le vallate, incise dal tempo e dal fluire dei torrenti di montagna.

Negli ambienti d'alta quota, sopravvivono tra i boschi di faggio diverse specie erbacee e piccoli gruppi di abete bianco, abete rosso e tasso che rimandano a un immaginario legato decisamente a climi più nordici. È in quest’ambiente dall’aspetto variegato che trovano il loro habitat naturale molte specie animali caratteristiche dell’Appennino Tosco-Emiliano come il lupo, l’aquila reale, il capriolo e il cinghiale.

Cosa Fare

Raggiungibili attraverso itinerari e sentieri aperti lungo i crinali, i laghi glaciali si offrono come veri e propri “balconi” naturali ai quali affacciarsi. In inverno con ciaspole o sci d’altura; in primavera, dopo lo scioglimento delle nevi, con lunghe camminate attraverso praterie rigogliose; in estate con percorsi di trekking fino alle ore del tramonto e in autunno tra i boschi di faggete dai colori sgargianti.

Qualunque sia il gusto e il livello di sportività, il Parco è in grado di offrire in ogni stagione molteplici itinerari e attività (sci alpinismo, trekking di uno o più giorni, percorsi in mountain bike, arrampicata, etc.), che avvicinano il visitatore a vedere e toccare con mano la bellezza di questi luoghi.

Info

Ultimo aggiornamento 13/05/2021

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